Come abbassare il PH della piscina?
Il controllo del PH della piscina è una procedura che rientra tra le azioni di routine che devono essere effettuate.
La sigla “PH” indica il grado di acidità o basicità di una soluzione che, in questo caso, è l’acqua.
Non allarmarti, non serve essere esperti in chimica per poter comprendere e gestire queste operazioni.
Non importa se possiedi una piscina interrata o hai scelto di installare nella tua proprietà una vasca fuori terra. Dovrai sempre verificare il corretto grado di acidità dell’acqua.
Continuando a leggere ti spiegherò:
Perché controllare il PH dell’acqua di una piscina
In una piscina il PH deve essere regolato sui 7 gradi. Un tasso da non trascurare perché può influenzare il grado di pulizia della tua piscina.
Tutti sanno che, per evitare la proliferazione di alghe o microorganismi, nell’acqua della piscina bisogna aggiungere del cloro.
Questa sostanza, però, perde il suo effetto disinfettante se entra in contatto con elementi di elevata acidità. In sintesi basta sapere che l’acqua della piscina, se raggiunge i 7.8 – 8 gradi, rende inefficace l’azione del cloro.
Per regolare il grado di acidità dell’acqua esistono diverse soluzioni. Innanzi tutto ti devi munire di un termometro speciale che controlla il PH.
A questo punto potrai capire se hai acqua “basica”, “acida” o a PH neutro.
In base al risultato dovrai aggiungere:
• prodotti acidi.
• prodotti basici
La regolazione dell’acqua della piscina è una procedura facile e veloce.
Questo, però, non deve trarti in inganno: non è come giocare al “piccolo chimico”.
Devi controllare il PH dell’acqua periodicamente e non ogni volta che qualcuno si immerge nella vasca.
Un’altra raccomandazione è quella di aggiungere lentamente la sostanza regolatrice. In questo modo eviterai di creare l’effetto opposto e di dover aggiungere, nella stessa giornata, sostanze acide e basiche.
Si tratta sempre di agenti chimici da maneggiare con cura.

Come regolare il grado di acidità dell’acqua
Non dimenticare mai che i prodotti che versi nella piscina entrano in contatto con i bagnanti.
Proprio come accade per i materiali utilizzati, dunque, devi verificare che non ci siano controindicazioni. Il liquido aggiunto non deve macchiare le pareti o essere pericoloso per le persone.
La candeggina, ad esempio, è un acido ma nessuno penserebbe mai di versarla nell’acqua della piscina per regolare il PH.
Il Ministero della Salute ha specificato come abbassare il PH della piscina usando sostanze che non creano danni alle persone.
Sostanze che puoi trovare in forma liquida o solida. Puoi usare per ridurre il grado di acidità: acido solforico, acido cloridrico o bisolfato di sodio.
Se il tuo problema è proprio l’opposto, e ti stai chiedendo come alzare il PH della piscina, non devi preoccuparti.
Anche in questo caso sono state fornite dal Ministero delle soluzioni efficaci e facilmente reperibili.
Puoi trovare, allo stato liquido, una soluzione di idrossido di sodio. In alternativa basterà andare al supermercato e comprare qualche confezione di bicarbonato di sodio.
Io ti suggerisco di evitare esperimenti fai da te: chi non è esperto rischia di avere spiacevoli effetti collaterali.
Una raccomandazione che va seguita rigorosamente soprattutto da chi possiede una piscina da poco tempo.
Dopo aver individuato il prodotto specifico basterà seguire le istruzioni presenti in ogni confezione.
Con l’esperienza potrai acquisire una maggiore padronanza e trovare con facilità il dosaggio perfetto.

L’igiene a PH neutro
Esistono diverse soluzioni che consentono di mantenere l’acqua della piscina pulita.
Alcune arrivano spontaneamente dalla natura altre, invece, dalle buone prassi.
I raggi UV, ad esempio, contribuiscono a sterilizzare l’acqua della piscina. Un effetto che, però, non può sostituire interamente i prodotti chimici disinfettanti o i regolatori del PH.
Un’altra soluzione per abbassare il grado di acidità è quello di utilizzare ossigeno attivo. Una procedura che può essere fatta manualmente o tramite delle apparecchiature. Questa alternativa è presa in considerazione soprattutto da chi ha un’ipersensibilità cutanea o un’epidermide intollerante agli agenti chimici.
Tra le buone prassi c’è sempre la prevenzione.
Tutti conoscono l’importanza di tenere la piscina pulita, eliminare foglie o insetti dalla superficie, utilizzare degli aspiratori per il fondo.
Queste abitudini eviteranno di dover costantemente regolare il PH della piscina.
Non dimenticare, inoltre, che meno sostanze organiche sono presenti nell’acqua e nella vasca, meno infezioni si potranno generare.
Conclusioni pratiche
A tutti i clienti che entrano in RS Piscine viene riservato lo stesso trattamento di cortesia e assistenza.
Sappiamo bene che, chi acquista una piscina, ha bisogno di essere accompagnato sia nella scelta sia nell’apprendimento delle procedure basilari.
Le prime domande che ci rivolgono sono legate alla scelta della forma della piscina fuori terra o interrata.
Addentrandoci nella chiacchierata nascono domande più tecniche come, ad esempio, se bisogna accatastare una piscina o quali materiali scegliere.
Alla fine arrivano quelle “pratiche” legate a come regolare il PH o come pulire la superficie interna. Tutti aspetti indispensabili per vivere, a ogni immersione, un’esperienza di benessere e di piacevolezza.
