Piscina fuori terra autoportante: la praticità di una vasca smontabile
Chi ha un grande terrazzo da sfruttare viene a trovarmi chiedendomi se è possibile accogliere una piscina fuori terra autoportante.
La risposta, ovviamente, non dipende da me: io vorrei aiutare tutti a realizzare la piscina dei loro sogni.
Supportati dall’ufficio di progettazione cerchiamo di capire la resistenza strutturale del terrazzo e quale peso massimo può reggere. Caratteristiche indispensabili per valutare le dimensioni di una piscina esterna.
Risolti questi piccoli dettagli tecnici procediamo con la scelta della vasca.
Chi vuole una piscina fuori terra deve valutare:
Piscina gonfiabile o frame
La piscina fuori terra può avere diverse dimensioni e materiali.
Quella più semplice da gestire è la piscina gonfiabile.
Proprio come avviene per le piscine per neonati che si usano negli esterni, questa vasca è realizzata in PVC. Un materiale che, naturalmente, è molto più resistente di quello che potresti immaginare.
Un graffio lieve non riesce a bucare la piscina. Ma attenzione. Non è infrangibile quindi bisogna avere la cura di entrare senza oggetti appuntiti.
La piscina gonfiabile si distingue in “autoportante” e “frame”.
In questo secondo caso la piscina viene sostenuta da tubi che circondano tutta la vasca.

Una soluzione che aiuta a mantenere e supportare il peso dell’acqua e i controbilanciare movimenti.
I bambini, giocando, difficilmente restano fermi ed è utile avere un rinforzo. Ma vederli giocare immersi nell’acqua e muoversi energicamente mette allegria a tutti.
La piscina autoportante, invece, non ha bisogno di nessuna struttura perimetrale. Saranno le pareti a reggersi da sole.
Questa sicurezza è dettata dalle dimensioni delle piscine gonfiabili, inferiori rispetto a quelle frame o rigide.
Un calcolo volumetrico che consente di mantenere la stabilità.
La piscina gonfiabile, inoltre, rappresenta un giusto compromesso per chi vorrebbe avere una piscina ma non ne ha lo spazio.
In un piccolo terrazzo tutto questo è possibile.
Per i bambini, del resto, questa soluzione è già sufficiente per programmare tante ore da trascorrere in allegria.
Operazioni di smontaggio: la piscina fai da te

La piscina fuori terra autoportante ha un vantaggio non indifferente: si monta e si rimuove con estrema facilità.
Non saranno necessari giraviti o altro materiale edile per poterla estrarre o riporre alla fine della stagione.
Non dovrai avere tanto spazio in magazzino o in soffitta per poterla conservare.
Non dovrai chiamare personale esterno che ti aiuti a regolarla.
Questa vasca piace molto perché è una piscina economica e una soluzione fai da te. “Parole magiche” che fanno brillare gli occhi a tanti miei clienti.
Accontentare i bambini prendendo una piscina spesso si rivela un sacrificio eccessivo.
Chi ha un grande giardino può tenere la vasca in un angolo senza alcun problema.

Chi, invece, ha un piccolo terrazzo deve rinunciare anche a una festa con amici. Il rischio, altrimenti sarebbe quello di inciampare e cadere nella vasca.
La piscina fuori terra autoportante, invece, ti permette di poter svuotare la vasca, rimuoverla temporaneamente e poi riprenderla al bisogno.
Il tutto con estrema semplicità.
A questo va aggiunto un altro fattore molto interessante: il trasporto. Cambiando casa la piscina fuori terra autoportante verrà con te.
Il kit per piscina che devi acquistare
La piscina autoportante è la scelta privilegiata di chi vuole avere una prima esperienza con una piscina privata.
Prima di realizzare una piscina interrata, infatti, bisogna capire se le dimensioni ipotizzate siano adatte alle proprie esigenze.
Questa alternativa permette, a un costo contenuto, di valutare l’idea e prendere dimestichezza con il kit per piscine.
In particolare servono:
- Sistemi di filtrazione. Noi suggeriamo sempre il filtro a sabbia perché, per una piscina privata, è efficace e funzionale.

- Scope aspirafango o robottino per piscina fuori terra. Soluzioni che devi verificare siano compatibili con la piscina fuori terra. Non esagerare con la potenza: potresti rischiare di “aspirare” anche la parete in PVC.
- Scala di accesso con gradini antiscivolo. Una soluzione che, alla seconda esperienza potrebbe farti valutare l’alternativa opposta. Una scala romana, interna alla piscina, rende più elegante il tuo spazio esterno.
- Trattamento dell’acqua. Disinfettanti a base di cloro e termometro che calcola il PH dell’acqua. Elementi fondamentali per garantire l’igiene.
- Telo protettivo. Una copertura utile per la notte. Eviterai di trovare sulla superficie dell’acqua insetti o foglie e, contemporaneamente, manterrai l’acqua più calda.
Conclusioni
Una piscina fuori terra autoportante è esente da qualsiasi incombenza burocratica.
Non ha bisogno di permesso per costruire, di autorizzazione o di personale specializzato per il montaggio.
Non avrai bisogno di trasformazioni permanenti del suolo o luoghi specifici.
È ovvio che bisogna scegliere luoghi nei quali non ci siano rocce appuntite.ù
Il rischio sarebbe quello di farsi male ai piedi e di bucare la struttura in PVC.
Rastrellare il terreno o poggiarlo su una pavimentazione rigida può già essere sufficiente.
Gli unici accorgimenti da seguire sono quelli legati alla verifica di adeguati collegamenti con le condotte idrauliche ed elettriche.
In sintesi basta solo provvedere che la vasca si possa facilmente riempire o svuotare d’acqua.
Da non trascurare, però, le operazioni di pulizia della piscina.
Non è vero che “vasca piccola problemi piccoli”.
La presenza di microorganismi o alghe si può generare anche in una piscina fuori terra autoportante.
Prima di procedere all’acquisto, dunque, è importante informarsi sui prodotti e macchinari da utilizzare. Spazzole morbide e detergenti neutri diventeranno i tuoi alleati del pulito.
Sei pronto a vivere delle stagioni indimenticabili? Io sono sicuro di sì.